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Lugano torna in LNA

LUGANO PROMOSSO IN LNA



Non è un bufala la notizia arrivata nella serata di martedì 23 maggio al club bianconero, Basilea rinuncia a giocare la finale, in programma a Yverdon il 10 giugno all’interno dello Swiss Rugby Day e così Lugano, che si apprestava ad iniziare il primo degli allenamenti in preparazione al match finale, festeggia la promozione in LNA.

Un po’ di amaro in bocca per lo staff tecnico e i giocatori, che avrebbero preferito giocare il match del 10 giugno davanti al folto pubblico atteso allo Stade Municipale della graziosa cittadina termale , ma così è. Si possono comprendere le ragioni di Basilea, attendere un mese per preparare un match e motivare i giocatori in presenza di un divario tecnico così ampio non è cosa facile. Forse si dovrebbe ragionare su una formula diversa, ad esempio, proponendo la finale tra l’ultima in classifica della LNA e la prima di LNB, in questo modo le motivazioni di chi non vuol retrocedere vanno di pari passo con chi vuole salire.

Vincere sul campo è nello spirito dei bianconeri, la fame di vittorie, l’adrenalina della sera prima, gioire o soffrire a fine match. Sono emozioni che solo lo sport e il rugby più di altri, sanno dare: la notizia, non a caso, è stata accolta da un timido applauso, una soddisfazione contenuta e lo possiamo capire. Ma oggi, ripensandoci, tutto il club deve esultare pensando alle fatiche che hanno reso questa promozione quasi una cosa scontata, ma non lo è, e qui sta il significato di un’impresa, da fuori è sembrato tutto facile. Lo sliding doors di questo traguardo raggiunto dal club ticinese si colloca in un preciso momento. Era il 7 novembre 2021, ultima sconfitta in campionato di Lugano, in quel di Monthey, la squadra vallese, in questa stagione, retrocede in LNC e Lugano sale in LNA e non è un caso. Lugano ha saputo rialzarsi non da una sconfitta, ma da un brutto momento del Club, si è lavorato sulla convinzione di essere i più forti, si sono lasciati andare, senza problemi, alcuni giocatori, ne sono arrivati altri. Si è lavorato sulla leadership e ora, con pazienza ,si raccolgono i risultati di un campionato che nei numeri dice tutto: 627 punti segnati solo 281 quelli della seconda classificata; 21 punti in classifica il divario tra Lugano e Basilea, seconda della classe, a fine torneo. La seconda squadra di Lugano, che ha affrontato il campionato di LND dove troviamo anche la vicina Bellinzona, è arrivata prima tra le seconde squadre, 4 su 7, iscritte al girone Est.

I numeri dicono di un club che sta bene, basta vedere i giovani rugbisti crescere ed essere protagonisti in tutti i tornei.

Federica Pellegrini la duocentista più forte nella storia del nuoto, a chi gli chiedeva a chi volesse dedicare le sue vittorie, soprattutto le più difficili, quelle che venivano da tempi duri, rispondeva “a me stessa”, un atteggiamento che a molti risultava antipatico e poco umile. Ma chi sa leggere dietro le righe dello sport, chi sa che l’umiltà non è una parola da sbandierare, ma un modo di essere molto interiore, chi conosce il proprio valore e la fatica di raggiungere l’obiettivo prefissato, sa, che dedicarsi una vittoria è un atto d’amore verso il proprio sport e la propria gente e perché no, anche per se stessi.

Cari rugbisti di Lugano, è tempo che dedichiate la vittoria a voi stessi, perché ve la siete meritata e da domani, ci sarà un’altra meta da raggiungere.


Complimenti a chi ha saputo rendere un’impresa una cosa normale:


Agustoni, Alomia, Anesi, Audollent, Azzolini(9-10-15), Azzolini(8), Blanc, Braga, Buratti, Cattini, Cocca, Cocchiarella, Comandini, Di Gioia, Di Giorgio, Di Rosa, Dobeson, Faivre, Gaggioni, Galli, Ganesh, Gianella, Gianini, Iandiorio, Kleiner, Legras, Leonardi, Marks, Mazzi, Minisini, Nicod, Ottoboni,Paruscio, Pellegrini, Pomponio, Pisciotta, Sabatino, Santarelli, Smith, Scarfò, Schuemperli, Serventi, Steiner, Veluppillai, Vettorel, Zuger.




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